abstract: La scelta di Galileo di non entrare direttamente (e dettagliatamente) nel merito della proposta cosmologica formulata da Tycho Brahe, limitando il dibattito sviluppato nel 'Dialogo sopra i due massimi sistemi' alle sole due soluzioni tolemaica e copernicana, ha spesso sollevato obiezioni tra gli studiosi. Questa scelta è stata, infatti, sovente connotata nei termini di un comodo espediente per evitare il confronto con una teoria – quella tychonica – che, al pari della eliocentrica (e a differenza della tolemaica), si rivelava del tutto congruente con il quadro fenomenico emergente dalle scoperte telescopiche. Di contro a questa interpretazione, si cercherà di dimostrare che, nel 'Dialogo', Galileo tenne ben presente il modello del Brahe, e che, in realtà, la sua scelta di non entrare direttamente nel merito del sistema tychonico affondava le radici nella profonda convinzione che il sistema geo-eliocentrico non rappresentasse un vero e proprio modello cosmologico, e, pertanto, non costituisse in alcun modo una credibile e perseguibile "terza via" rispetto alle due opposte opzioni, copernicana e tolemaica.