abstract: Sulla base di una cospicua documentazione archivistica e iconografica, sarà affrontato il tema dell’origine e delle finalità gli orti botanici nell’Europa moderna, concepiti come uno degli aspetti più rilevanti della ‘rivoluzione scientifica’. Una particolare attenzione sarà rivolta alla tipologia costruttiva che ricorre con poche varianti nei più celebri ‘giardini dei semplici’ europei, da Parigi a Leida, da Oxford a Bologna. In questo contesto sarà focalizzata la centralità dei giardini di Pisa e Padova, i primi ad essere allestiti intorno alla metà del XVI secolo. Straordinari punti di richiamo per la ‘république des gens des sciences’, questi giardini, inserendosi nel coevo fenomeno delle Wunderkammern, assolsero ad un significativo compito nel nascente collezionismo naturalistico, configurandosi spesso come vere e proprie ‘botteghe artistiche’, dove venivano documentati per scopi scientifici e didattici, esemplari botanici e reperti zoologici da parte di non oscuri artisti.