abstract: Nel corso della sua conferenza, Ennio Peres presenterà una nutrita serie di giochi di prestigio, basati su ragionamenti matematici semplici, ma abilmente dissimulati. L’innata attrazione verso tutto ciò che appare magico, unita all’istintivo desiderio di voler svelare il mistero, dovrebbe stimolare gli spettatori a cercare di individuare i princìpi matematici che possono spiegare i vari trucchi proposti, indipendentemente dal proprio grado di confidenza con la materia. Nel compiere una simile operazione, tra l’altro, trovandosi di fronte alla necessità di interpretare in chiave matematica ogni singola azione compiuta, dovrebbero essere spontaneamente indotti a collegare i concetti teorici con l’esperienza reale. La categoria che raggruppa i giochi di magia matematica viene denominata dagli esperti: Mathemagic (Matemagica). Questo termine, efficace contrazione della locuzione Mathematics magic (Matematica magica), è stato coniato nel 1933 dal mago statunitense, Royal V. Healt, ma è stato reso popolare da Martin Gardner (il più autorevole e prolifico scrittore di matematica ricreativa di ogni epoca e paese), che lo ha utilizzato nel suo libro Mathematics, Magic and Mystery (pubblicato nel 1956 e tradotto in italiano da Sansoni Editore, con il titolo: I misteri della magia matematica, nel 1986).