Franco Conti è arrivato alla Scuola Normale nel 1972, come assistente di ruolo di Analisi Superiore e incaricato interno di Istituzioni di Analisi Superiore per il corso di laurea in Matematica dell’Università di Pisa; nel 1983 è diventato professore associato di Analisi Funzionale, ed è rimasto in Normale fino al giorno della sua scomparsa. Franco Conti nei trenta anni di lavoro alla Scuola ha dato un contributo fondamentale alla didattica della matematica, inventando sempre forme nuove di insegnamento e di divulgazione. E’ stato per lungo tempo il primo contatto che gli studenti hanno avuto non solo con la matematica, ma con l’intera Scuola Normale, a partire dal concorso di ammissione, in cui la sua presenza era un punto di riferimento fondamentale nel processo di selezione degli allievi di Scienze, grazie alla sua capacità di individuare i veri talenti e mettere in risalto le potenzialità dei candidati migliori al di là della scorza superficiale. La sua idea di insegnamento era tesa a comunicare il gusto e la passione per lo studio, concepito come una reale occasione di allargamento di orizzonti e di crescita mentale: un’intera generazione di studenti pisani, sia normalisti che universitari, è stata introdotta dal suo corso all’analisi matematica avanzata, e per molti suoi allievi è stato un modello indimenticabile di insegnante. L’esperienza didattica alla Scuola è stata alla base di un primo suo lavoro, “Calcolo, teoria ed applicazioni”, cui ha fatto seguito una seconda, più formale pubblicazione, “Teoria ed applicazioni”. Il suo contributo personale all'insegnamento della matematica non si esauriva nel lavoro con gli studenti, ma spaziava al di là della Scuola Normale. Franco Conti aveva la ferma convinzione che la matematica fosse parte integrante della cultura, che avesse svolto e continuasse a svolgere un ruolo fondamentale nella cultura e nella società, e voleva diffondere la conoscenza ed il gusto per lo studio di questa disciplina in tutti i possibili ambienti. Si è sempre impegnato in prima persona nella realizzazione di iniziative che contribuissero da un lato alla formazione e all’aggiornamento degli insegnanti di matematica, dall’altro alla divulgazione della matematica presso un pubblico di non addetti ai lavori – cittadini, studenti delle Scuole-: ha organizzato la mostra itinerante Oltre il Compasso, è stato l’anima delle Olimpiadi della Matematica, ha progettato seminari, cicli di lezioni e convegni sulla didattica della matematica. Anche la passione per la musica è stata un’espressione della sua apertura verso l’esterno e della sua idea della matematica come una disciplina viva, parte attiva della nostra cultura: oltre a partecipare alle attività musicali e concertistiche della Normale, è stato per anni un punto di riferimento per chiunque alla Scuola amasse la musica, organizzando serate ed incontri musicali anche a casa, con piccoli gruppi di musicisti o con la filarmonica.