Il seminario del Prof. Enrico Giusti dal titolo "Matematica e filosofia naturale: il caso di Giovanni Alfonso Borelli." si terrà ogni giovedì dalle ore 10:30 alle ore 12:30 Presso la Sala Conferenze del Palazzo Puteano, dal 10 Dicembre 2009 al 24 Giugno 2010.
Absract: Tra i membri della cosiddetta scuola galileiana, Borelli occupa una posizione importante per l’estensione e la profondità delle sue ricerche. Mentre la maggior parte dei seguaci di Galileo si specializzavano in un settore delle ricerche iniziate dal Maestro (Castelli l’idraulica, Cavalieri e Viviani la matematica, Renieri le tavole astronomiche) e Torricelli consumava la sua breve vita senza riuscire a portare a termine gran parte dei suoi progetti scientifici, Borelli riprendeva pressoché tutti i settori iniziati da Galileo: la matematica , l’astronomia , la meccanica e il moto , i problemi d’urto , i movimenti degli animali , e ad ognuno apportava importanti contributi. In questo modo si affermava quale principale continuatore dell’opera del Pisano e del suo metodo di indagine scientifica, caratterizzato dal ruolo preponderante delle dimostrazioni matematiche in filosofia naturale.
Se però si va a guardare più da vicino al metodo borelliano confrontandolo con quello inaugurato da Galileo, non si può fare a meno di notare delle sostanziali differenze, proprio nel nodo cruciale della matematizzazione della scienza. Se in Galileo la matematica sembrava assurgere a linguaggio unico della natura, senza il quale si era condannati all’ignoranza, in Borelli la matematica gioca sì un ruolo importante, ma non esclusivo; accanto al rigore della geometria un posto non trascurabile è lasciato ad argomentazioni proprie della filosofia naturale pregalileiana, che se pure depurata dalla tradizione medievale e ammantata di un linguaggio geometrico, fa sentire la propria presenza, se non altro quando vengono meno le possibilità offerte dalla matematica.
Lo scopo del seminario è di esaminare in dettaglio le opere meccaniche di Borelli, in primo luogo il De vi percussionis, per metterne in luce i risultati e il metodo. In questo modo si otterrà un duplice risultato: da una parte uno studio approfondito dell’opera borelliana, che finora non ha ricevuto un’attenzione pari a quella di Cavalieri o di Torricelli, e dall’altra parte una ricostruzione del percorso a volte tortuoso che porta dalla filosofia naturale classica alla fisica moderna.